Storia ed evoluzione della spin bike
La spin bike è stata inventata alla fine degli anni ‘90 a Los Angeles dal personal trainer Johnny Goldberg. La sua passione per il ciclismo lo porta a progettare una cyclette da camera più complessa, per potersi allenare in casa. Nasce lo spinning, un metodo di allenamento che unisce cardio training e tecniche motivazionali utilizzando una musica ritmata. Goldberg inizia a organizzare allenamenti nel suo garage, poi in un centro fitness a Santa Monica e infine trasloca a Hollywood quando lo sport inizia a diventare di moda. Nel 1995 lo spinning sbarca in Europa. Goldberg ha insegnato la sua tecnica a circa 40.000 istruttori in tutto il mondo. La lezione si svolge in gruppo e l’istruttore porta idealmente i ciclisti in un immaginario viaggio, con annesse variazioni di percorso. La concentrazione e il coinvolgimento aiutano la mente ad alleviare il senso di fatica, che è comunque significativa: le lezioni offrono un allenamento impegnativo, con alto dispendio calorico, in grado di migliorare la potenza, la capacità lattacida e il lavoro degli apparati cardiocircolatorio e respiratorio.
Differenza bici da spinning e cyclette
Le bici da spinning o spin bike non sono da confondere con la classica cyclette. Quest’ultima, infatti, è pensata anche per un tipo di allenamento in cui non sono previsti sforzi eccessivi, laddove la spin bike è indicata per allenamenti intensivi e sforzi estremi. È diversa anche la posizione tenuta durante l’esercizio: se nella cyclette abbiamo la classica seduta, nella spin bike si assume la stessa postura che si tiene nel ciclismo. C’è poi l’accompagnamento della musica a fini motivazionali, un elemento caratterizzante dell’allenamento su spin bike. Un’altra differenza ha a che fare con il livello di concentrazione richiesto. Durante la sessione di spinning è indispensabile essere ben concentrati, soprattutto se si usa un modello con pignone a scatto fisso (ovvero il volano si ferma in maniera brusca quando si smette di pedalare), mentre la cyclette non richiede un grande sforzo mentale e ci si può facilmente allenare leggendo un libro o guardando la TV.
Come scegliere la bici da spinning
In commercio sono disponibili numerosissimi modelli di spin bike, delle marche e prezzi più svariati. Ci sono alcuni fattori che possono influenzare l’acquisto ai quali prestare attenzione. Innanzitutto bisogna considerare il peso del volano, la ruota anteriore metallica. La classica spin bike ha il volano di 18,5 kg, ma se ne trovano anche di maggiori, ad ogni modo è importante che il volano superi i 18 kg per uno scorrimento e una fluidità ottimali. C’è poi da valutare la trasmissione, se è a cinghia o a catena. Le bici da spinning con trasmissione a catena sono molto più vicine alle biciclette da corsa su strada, ma sono anche più rumorose rispetto a quelle con trasmissione a cinghia. Anche il pignone gioca la sua parte, può essere a scatto fisso o a scatto libero. Il pignone a scatto fisso si trova solitamente nelle spin bike professionali e può essere più complicato per chi è alle prime armi, in quanto se si smette di pedalare il volano si blocca bruscamente e richiede l’utilizzo del freno. Con il pignone a scatto libero, invece, quando si interrompe la pedalata la ruota volanica continua a girare, proprio come avviene per le normali bici da strada. Per quanto riguarda la struttura, una buona spin bike deve essere abbastanza pesante, con un peso che va solitamente dai 35 ai 55 kg, necessari per un buon sostegno dal momento che la bici da spinning riceve uno sforzo maggiore rispetto a una cyclette. Per esempio, può capitare che l’utilizzatore della bici da spinning si alzi in piedi per simulare una salita: si capisce l’importanza di una struttura di base stabile e solida. Infine, si può osservare il computer di bordo. I modelli moderni presentano monitor in grado di calcolare valori come velocità, distanza percorsa, calorie bruciate e tutte le informazioni utili per chi svolge un allenamento professionale.